
L’articolo è incentrato sulla storia, struttura e funzioni della Comunicazione. La comunicazione è una relazione che si stabilisce tra due o più … (Clicca sul titolo per continuare a leggere l’articolo)
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Filippi è stata la città della Macedonia in cui Paolo fondò la prima comunità cristiana d’Europa. la lettera è un documento di carattere evangelico che contiene un forte e reiterato richiamo dell’apostolo ai fedeli della comunità a vivere il vangelo nella gioia che ci ha lasciato il Signore risorto. È un invito a perseverare fedelmente nella pratica autentica della dottrina cristiana che egli ha loro insegnato, senza lasciarsi sviare dagli oppositori: giudei integralisti, ancora legati alla pratica della circoncisione, falsi profeti, nemici dell’apostolo e del suo Vangelo. Egli fa queste osservazioni perché attraverso notizie riferitegli da altri è venuto a sapere che molte cose stanno cambiando all’interno della comunità. L’Apostolo avverte il pericolo che i fedeli possano essere disorientati e di aver faticato invano perché il suo impegno missionario rischia di essere compromesso dalla subdola propaganda demolitoria della fede da parte dei suoi nemici; e, non potendo andare di persona a parlare con loro, affida i suoi richiami e i suoi consigli alla lettera.
Quest’articolo analizza e commenta il documento apostolico nella sua interezza. Le parti più significative sono state riportate integralmente dal testo originale ed evidenziate con la virgolatura; le parti del testo ripetitive, prolisse o complesse sono state snellite, sintetizzate e semplificate sia nella loro veste grammaticale e lessicale, sia in quella concettuale. Con questi adattamenti il documento apostolico può essere letto e capito da chiunque, anche dalle persone che hanno poca cultura. L’importante è che abbiano la voglia di leggere, di conoscere i testi sacri e la storia evolutiva del Cristianesimo e delle origini.
Il motivo che ha spinto Paolo a scrivere la lettera è dettato da un forte richiamo che egli rivolge ai Galati per la loro incoerenza nella tenuta della fede. Quando egli viene a sapere che essi, da lui convertiti al Cristianesimo poco tempo prima, si sono lasciati sviare dai suoi nemici Giudei o Giduaizzanti per ricadere nelle trappole dell’idolatria o nell’osservanza asfissiante delle leggi mosaiche l’apostolo, indignato, affronta la situazione di petto con tutta la potenza della sua dottrina e la sua eloquente capacità persuasiva, sicuro che le sue pecorelle smarrite faranno ritorno all’ovile dell’autentica fede in Cristo Gesù da lui trasmessa con impegno, sacrifici e grande senso di abnegazione umana. Il documento epistolare qui presentato viene analizzato, sintetizzato nelle parti prolisse o di difficile interpretazione e reso accessibile anche al comune lettore.
Corinto è la città dell’istmo che in passato ha goduto del vantaggio di avere due porti: uno nel golfo di Patrasso, che si apre sull’Adriatico, l’altro è il porto di Cencre che si apre sul mar Egeo. In età moderna un canale artificiale unisce i due porti e i due mari. Corinto è una città che a metà del primo secolo d.C. ha accolto San Paolo nella sua predicazione del Vangelo di Cristo nel mondo occidentale. Gioie e dolori ha provato l’apostolo nella sua missione a Corinto: la gioia di vedere una prima comunità attiva ed entusiasta della sua adesione al Vangelo; dolori per la feroce opposizione che gli hanno causato i suoi stessi connazionali Giudei della diaspora, residenti in città. Infatti, a Corinto, si consuma l’ultimo strappo dei tentativi di Paolo di convertire al cristianesimo anche i Giudei. Da quel momento Paolo dichiara che porterà il suo messaggio di salvezza soltanto ai pagani, cioè ai gentili Greci e Romani. Tutta la storia è narrata con dovizia di particolari in questa e nella precedente lettera dell’apostolo ai Corinzi. Entrambe sono state riportate con commento e ampie note illustrative all’interno di questo blog.
Commento della prima lettera di San Paolo ai Corinzi. Epistola di carattere pastorale.
Gli atti degli apostoli raccolgono un insieme di racconti e di memorie storiche sulla diffusione del cristianesimo delle origini, attraverso l’attività dei primi missionari, tra i quali spiccano le figure di Pietro e Paolo. All’aspetto storico uniscono la riflessione teologica sulla funzione della Chiesa nel mondo, nutrita dalla parola di Gesù e sostenuta dallo Spirito Santo.
Questo saggio, pur attenendosi al testo originale, presenta un’edizione semplificata nella forma concettuale e nel volume narrativo con lo snellimento di alcune parti del testo che riportano prolissi riferimenti delle sacre scritture. L’aspetto più importante del saggio è dato dalla semplicità e fluidità del linguaggio utilizzato per incoraggiare il comune lettore alla lettura e alla conoscenza dell’opera ormai considerata da tutti come il Quinto Vangelo.
Questo saggio contiene un commento semplificato del linguaggio narrativo e degli aspetti concettuali della Lettera ai Romani, il documento più importante di tutto l’epistolario paolino.
La speculazione filosofica di Sant’Agostino costituisce uno dei pilastri fondamentali della filosofia di tutti i tempi, antichi e moderni.
Tommaso compie uno studio sistematico del sistema filosofico aristotelico adattandolo all’interpretazione del mistero cristiano.
Cristianesimo e Filosofia Moderna è un saggio che cerca di enucleare i rapporti fondamentali tra la religione cristiana e l’attività teoretica della mente umana. Attua la sintesi della filosofia con la Religione, con la Rivelazione e con la sincerità della ricerca.
La trama Elisa Giacone è il titolo di un romanzo del Professor Giovanni Azara. Il titolo riporta il nome della protagonista femminile dell’opera. Elisa è l’unica nipote ed erede di Elio Giacone che, dalla condizione del piccolo commerciante per sopravvivere, ha percorso una lunga strada ascendente di rapido successo economico, passando dal commercio del carbone […]