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Scritto Da Felice Moro il giorno 08 Gen 2009

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L’articolo è incentrato sulla storia, struttura e funzioni della Comunicazione. La comunicazione è una relazione che si stabilisce tra due o più … (Clicca sul titolo per continuare a leggere l’articolo)

 

Lettera di Giuda

Posted By Felice Moro on Ottobre 22nd, 2022

Capitolo Unico: Esortazione a non seguire i falsi maestri

Testo: “Giuda, servo di Gesù Cristo, fratello di Giacomo, agli eletti, amati in Dio Padre e custoditi per Gesù Cristo: a voi misericordia, pace e amore in pienezza!

Carissimi, avevo grande desiderio di scrivervi riguardo alla nostra comune salvezza, ma sono stato costretto a farlo per esortarvi a combattere per la fede, che fu trasmessa ai santi una volta per tutte. Si sono infiltrati, infatti, tra di voi alcuni individui – i quali sono già stati segnati da tempo per questa condanna – empi, che cambiano in dissolutezza la grazia del nostro Dio, rinnegando il nostro unico padrone e Signore, Gesù cristo.

Ora, io voglio ricordare a voi, che già conoscete tutte queste cose, che il Signore, dopo aver liberato il popolo dalla terra d’Egitto, fece perire in seguito quelli che non vollero credere, e tenne in catene eterne, nelle tenebre, per il giudizio del grande giorno gli angeli che non conservarono la loro dignità, ma lasciarono la propria dimora. Così Sodoma e Gomorra e le città vicine, che allo stesso modo si sono abbandonate all’impudicizia e sono andate dietro vizi contro natura, costituiscono un esempio ammonitore, soffrendo le pene di un fuoco eterno.

Così anche questi che, sotto la spinta dei loro sogni, contaminano il proprio corpo, disprezzano il Signore e insultano gli esseri gloriosi. L’arcangelo Michele, quando in contesa con il diavolo, disputava per il corpo di Mosè, non osò accusarlo con parole offensive, ma disse: “Il Signore ti punirà!”. Essi, invece, bestemmiano  tutto ciò che ignorano, e tutto ciò che conoscono per mezzo dei sensi, come animali senza ragione, diventa, per loro, rovina. Guai a loro! Perché si sono incamminati per la strada di Caino e, per la sete di guadagno, si sono dati all’aberrazione di Baalam e sono periti nella ribellione di Core. Essi sono la sozzura dei vostri banchetti, sedendo insieme a mensa senza ritegno, pascendo se stessi; sono nuvole senza pioggia portate via dai venti, o alberi di fine stagione senza frutto, due volte morti, sradicati; sono onde selvagge del mare, che spruzzano la loro vergogna; sono astri erranti, ai quali è riservato il buio delle tenebre eterne.

Anche per loro profetò Enoch, settimo dopo Adamo, dicendo: “Ecco, il Signore è venuto con le sue santi miriadi per fare il giudizio contro tutti, e per condannare tutti gli empi a causa di tutte le opere che hanno commesso nelle loro malvagità, e di tutti gli insulti che, da empi peccatori, essi hanno pronunziato contro di lui”. Essi sono sobillatori pieni di acredine, che agiscono secondo le loro passioni; la loro bocca proferisce parole orgogliose e adulano le persone per motivi interessati.

Ma voi, carissimi, ricordatevi delle cose che furono predette dagli apostoli del Signore nostro, Gesù Cristo. Essi vi dicevano: “Alla fine dei tempi vi saranno impostori, che si comporteranno secondo le loro empie passioni”. Tali sono quelli che provocano divisioni, guidati dai loro istinti, ma privi dello Spirito.

Ma voi, carissimi, costruendo voi stessi sulla vostra santissima fede, pregando nello Spirito Santo, mantenetevi nell’amore di Dio, aspettando la misericordia del Signore nostro Gesù Cristo in vista della vita eterna. Convincete quelli che sono vacillanti; altri salvateli, strappandoli dal fuoco; di altri abbiate compassione con timore, odiando perfino la veste contaminata dalle loro carni.

A colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire davanti alla sua gloria senza difetti e nella letizia, al Dio unico, nostro salvatore, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore, gloria, grandezza, forza e potenza prima di ogni tempo, ora e sempre. Amen”.

Commento: È incerta chi sia la figura di questo personaggio chiamato Giuda. Secondo Luca e Giovanni sarebbe uno dei dodici apostoli; altri indicano in lui “uno dei fratelli di Gesù”. Chiunque egli sia, di sicuro appartiene al gruppo di etnia giudeo-cristiana. Lo si desume dall’uso che fa degli antichi testi giudaici: il Vecchio Testamento e altri testi di cultura ebraica, ritenuti apocrifi, cioè non dettati direttamente da Dio.

Il tema fondamentale affrontato nello scritto è una polemica, accesa e pertinace, contro i “falsi maestri” che negano il primato di Gesù Cristo e della sua missione salvifica. Al contrario, essi seminano zizania all’interno delle comunità cristiane perché, in malafede, vogliono confondere la verità dell’autentica fede cristiana e difendere i loro interessi mondani: la bramosia di potere e il soddisfacimento dei loro appetiti sensuali contingenti. “Si sono infiltrati tra di voi, dice l’autore, alcuni individui empi che cambiano in dissolutezza la grazia del nostro Dio, rinnegando il nostro unico padrone e Signore Gesù Cristo”. Per questo la punizione del Signore si abbatterà su di loro come, in passato, si abbatté contro gli increduli che egli aveva fatto uscire dalla terra d’Egitto e contro gli abitanti corrotti di Sodoma e Gomorra, che si erano abbandonati all’impudicizia e ai vizi contro natura”. Se tutti questi sono stati condannati al fuoco eterno, la loro infelice condizione costituisce un concreto ammonimento per gli altri peccatori; in modo particolare per gli agitatori delle pacifiche comunità cristiane, contro i quali si scaglia l’autore di quest’epistola.

Perciò questi “falsi profeti” sono bollati dall’autore con appellativi negativi e con i peggiori epiteti del suo repertorio linguistico, da lui definiti come “sozzura dei vostri banchetti”, “nuvole senza pioggia portate via dal vento”, “alberi di fine stagione senza frutto, due volte morti, sradicati”, “astri erranti, ai quali è riservato il buio delle tenebre eterne”. Ma, in contrasto alle condizioni di questi sciagurati, egli incoraggia i suoi fedeli

“Ma voi, carissimi, ricordatevi gli insegnamenti degli apostoli di Gesù Cristo, che dicevano: alla fine dei tempi vi saranno impostori che si comporteranno secondo le loro empie passioni. Tali sono quelli che provocano divisioni, sotto l’impulso delle loro passioni, ma privi delle risorse dello Spirito.

Pertanto, voi, carissimi, state costruendo la vostra vita spirituale sullo stile della vostra fede. Pregate lo Spirito di mantenervi nell’amore di Dio, mentre aspettate la misericordia di nostro Signore Cristo Gesù che vi dia il lasciapassare per la vita eterna. Cercate di convincere gli indecisi e vacillanti nella fede, sottraete tutti quelli che potete dalle pene del fuoco eterno, di altri abbiate compassione, ma stando attenti a non lasciarvi contaminare da loro”.

Questo è il ragionamento conclusivo di Giuda.

Poi l’auspicio finale: “All’unico Dio che ci ha salvati per mezzo di suo Figlio, il nostro Signore Gesù Cristo, sia la gloria, la grandezza, la forza e la potenza di ogni tempo, ora e sempre. Amen”.

Quindi, niente saluti, nessun riferimento concreto a luoghi, persone o cose, che possano costituire elementi storici d’individuazione del luogo, del quando e del come, ha origine questo documento epistolare.

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Nella categoria: Teologia

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